Alcune delle informazioni seguenti possono essere non attuali
a causa dei danni provocati dalle scosse di terremoto del 20 e 29 maggio 2012
La chiesa parrocchiale
di Novi di Modena è dedicata a San Michele Arcangelo e si erge quasi
isolata a levante del centro abitato, in uno dei punti più elevati
e ricchi di verde del nostro capoluogo.
L'attuale struttura risale alla metà del 1600 ed è il risultato
di un integrale rifacimento di una quattrocentesca e cadente chiesa, a sua
volta edificata su una preesistente pieve romanica dedicata a Santa Maria
Maddalena; anche quest'ultima, a sua volta, risulta essere il rifacimento
di un'antecedente pieve preromanica, citata per la prima volta nell'anno 980 ma risalente - secondo la Sovrintendenza - al terzo quarto del VI secolo (cioè tra il 550 e il 575).
Le testimonianze di questa quadruplice evoluzione architettonica della nostra
chiesa sono ben conservate e visitabili nella zona degli scavi archeologici
effettuati nell'area absidale nel 1993, nel corso di un complessivo restauro
pittorico e del rifacimento della pavimentazione.
E' stato proprio nell'operare sul vecchio pavimento che sono venuti alla luce
prima i basamenti di altari della chiesa quattrocentesca, poi i resti della
fondazione semicircolare della pieve romanica e da ultimo la fondazione poligonale
preromanica (che raggiunge la profondità di m. 3,28). La
tecnica costruttiva delle due antiche pievi è caratterizzata dal costante
riutilizzo di materiale romano, probabilmente ricavato da una vicina villa
o da altri edifici romani esistenti nella zona e datati dal primo al sesto secolo d.C.
Della pieve romanica, riferibile al XII secolo, resta inoltre un prezioso
elemento storico-artistico: una lastra marmorea (cm 115 per 170, nella terza
cappella a destra) col bassorilievo del Cristo benedicente e i simboli dei
4 evangelisti, da sempre ritenuta un'eccellente opera di scultura campionese
della fine del XII secolo.
Da ricerche archivistiche risulta inoltre che il suddetto bassorilievo è
stato scolpito sul retro di una lapide facente parte di un sarcofago romano
del primo secolo d.C.
Ritornando alla chiesa attuale, si elencano
alcuni elementi architettonico-artistici di rilievo:
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L'altare del Crocifisso. E' sicuramente l'altare di maggior
valore della chiesa di Novi per la ricercatezza dei marmi, la
classica eleganza del disegno e l'esecuzione scultorea d'alta
scuola. Pur nel suo contenuto sviluppo architettonico (era destinato
ad una cappella privata della casa Cybo-Malaspina-Este) denota tutte le
caratteristiche della migliore scuola carrarese (dove è
stato commissionato intorno alla metà del 1700). Un ulteriore
pregio tecnico è dato dall'utilizzo di grandi blocchi marmorei,
evidenziato dall'esiguità di congiunzioni angolari, e dalla
ricchezza di tarsie, specialmente nel raffinato tabernacolo. |
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